Un’eccellenza chiamata Pasta di Mandorla. Si narra che questo dolce sia nato alla fine del 1100, nel convento palermitano della Martorana, annesso alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, che deve il suo nome a Giorgio D’Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II.
Il nome “reale” attribuito alla pasta dolciaria si può ricondurre al fatto che essa fosse “degna di un re” per la bontà e le caratteristiche del dolce.
Solo mandorle, zucchero e albumi d’uovo per il dolce simbolo della più antica tradizione di Sicilia: la pasta di mandorla, fiore all’occhiello della pasticceria D’amore.
Una dolcezza unica, fragrante di profumi e aromi che Salvatore D’amore interpreta alla perfezione nella classica versione morbida nell’impasto, profumata di vaniglia e soffusa di zucchero a velo. Oppure arricchendo il già squisito impasto di mandorle con altri ingredienti per creare quattro fantasiose varianti: al pistacchio, al limone, all’arancia o al mandarino, dal tocco ancora più tipico siciliano. O sempre a modo suo, nella meraviglia di coperture di golose mandorle o praline di nocciola. Il risultato è comunque una stupefacente armonia di sapori unici. Piacere conviviale per eccellenza, ma anche dolcezza perfetta in beata solitudine.